La causa di beatificazione

Solo quando un membro della famiglia della Venerabile, Mons. Pietro Crostarosa, canonico della Basilica di S. Maria Maggiore in Roma, decise di interessarsi alla causa, si ebbe la possibilità di iniziare il Processo Informativo nella Curia di Foggia. Il 25 maggio 1878, fu fatta l’esumazione del corpo. Il 24 ottobre dello stesso anno, le suore esortarono, con una petizione, il vescovo a cominciare il Processo Apostolico. Finalmente il 9 luglio 1879 si apriva il Processo Ordinario. Nei cinque anni che seguirono, furono ascoltati 116 testi, tutti ovviamente de auditu a videntibus, di cui una cinquantina deposero sulla fama di santità della Serva di Dio. In questi anni sotto la guida romana dell’avvocato della causa, Cesare Caterini, a Foggia operarono come Postulatori prima il Canonico Ceci e successivamente il sacerdote Don Ricotta. Chiuso il processo il 1 luglio 1884, con la celebrazione dell’ultima sessione, ventisette giorni dopo il transunto veniva consegnato alla Congregazione dei Riti. Il 10 dicembre 1865 si ebbe l’emissione del Decreto Apostolico sulla revisione degli scritti e due giorni dopo il Rescritto Pontificio. Il 10 febbraio 1901, il Promotore della Fede (volgarmente detto Avvocato del Diavolo) presentava le animadversiones e il 24 giugno l’avvocato Caterini con Giuseppe Barluzzi consegnavano le responsio ad animadversiones. L’11 agosto 1901, la Congregazione dei Riti emetteva il Decreto, sottoscritto da Papa Leone XIII, sull’Introduzione della Causa presso il Tribunale Apostolico. Con questo decreto, secondo il Codice di Diritto Canonico allora vigente, a Madre Maria Celeste Crostarosa veniva attribuito il titolo di Venerabile. Nel febbraio dell’anno seguente Mons. Pietro Crostarosa, presagendo prossima la fine, pensò che l’unico modo per salvare la continuità della causa era quella di affidarla ai Superiore Generale della Congregazione del SS. Redentore. Il 2 maggio 1932 si apriva così a Foggia il Processo Apostolico sul non culto e sulla fama di santità che si concluse, dopo 16 sessioni, il 4 novembre 1933. Tutto però doveva subire nuovamente un’altra battuta di arresto dal momento che, il 6 febbraio 1930, Pio XI col Motu Proprio “Già da qualche tempo”, aveva costituito nella Congregazione dei Riti una sessione storica per lo studio delle cause antiche che non avevano più testimoni de visu. Poiché la causa Crostarosa rientrava in questa normativa, necessitava preparare una Positio super Virtutibus che tenesse conto della documentazione esistente sulla Serva di Dio. L’immane mole di lavoro che si trovò ad affrontare la neonata istituzione e l’infruttuosa ricerca, da parte dei Postulatori, di un collaboratore esperto in storia, hanno fermato la causa per quasi un cinquantennio. A seguito dei nuovi eventi, il 26 novembre 1985, il Postulatore Generale, P. Nicola Ferrante, nomina, nella persona del Cappuccino P. Gerardo di Flumeri, il Vicepostulatore della causa. Collocata la vicepostulazione nel monastero di Foggia, le suore si sono subito premurate di raccogliere tutti i ricordi e i documenti esistenti sulla Madre, organizzando anche, con i devoti della Crostarosa, un gruppo di preghiera. Il 19 ottobre 1986, con la riconferma della nomina di Vicepostulatore al P. Di Flumeri da parte del nuovo Postulatore Generale, è stata presa in considerazione la possibilità di celebrare un processo Super Miro sul caso di una guarigione ritenuta miracolosa e attribuita all’intercessione della Venerabile. Il 14 gennaio 1987, infatti, si è aperto a Foggia il processo sulla guarigione di Suor Celeste Lagonigro, affetta da otite perforata e purulenta. Chiuso il processo nel monastero, il 23 luglio 1987, il 27 luglio il Transunso è stato consegnato a Roma presso la Congregazione per le Cause dei Santi. Questo processo sarà aperto ed esaminato solo dopo l’emissione del decreto sull’eroicità delle virtù della Venerabile. Il lavoro più grande, però, consisteva nella elaborazione, con criteri storici, della nuova Positio Super Virtutibus e nella rivitalizzazione della figura, l’opera e la Fama Sanctitatis della Crostarosa presso il popolo di Dio. Per la realizzazione di questo programma, nel dicembre 1988, a Roma, è stato incaricato l’avvocato Paolo Monte per la redazione della Positio. La ripresa del culto, invece, ha comportato, come primo momento, uno studio critico sull’immagine della Crostarosa lasciataci dalla tradizione. L’indagine ha trovato la sua conclusione in un nuovo volto della Venerabile, dove, spoglio di tutte le deformazioni ottocentesche, l’artista Giuseppe Antonio Lomuscio ha colto con maggiore realismo i tratti somatici essenziali che emergono dalle due immagini più antiche. Contemporaneamente allo studio della nuova immagine, la redentorista belga Suor Marie-Véronique Rossion ha composto una breve biografia di Madre Celeste Crostarosa dal titolo Al sole dell’amore. La Rossin, senza tradire la verità storica, ha presentato sinteticamente e con stile popolare la persona, la spiritualità e l’opera della Crostarosa. Questa biografia, pubblicata in sette lingue, insieme con la riproduzione in immaginette e poster della nuova immagine è stata fatta pervenire a tutti i monasteri Redentoristi e tramite essi ai fedeli che nel mondo venerano la Santa Priora. Il 10 maggio di quest’anno è stata fatta presso la Congregazione per le Cause dei Santi la richiesta del Relatore della Causa. La Congregazione, rispondendo positivamente, il giorno 16 dello stesso mese ha nominato come Relatore il Padre Cristoforo Bove che attual­mente guida il lavoro dell’avvocato Monte nella redazione della Positio. Con la nomina del P. Bove il lavoro ha continuato con più celerità e maggior metodo critico, questo permetterà di poter avere quanto prima la Positio storica per l’analisi delle virtù. Oltre al lavoro dell’avvocato Monte, è stato già preparato, per la Positio, dal P. Capone, un Votum sull’aspetto umano e spirituale della Crostarosa alla luce degli scritti autobiografici. Sullo stesso tema un’altro esperto non redentorista sta elaborando il suo votum. Il P. Majorano, inoltre, è al lavoro per chiarire le personalità di Falcoia, Tosquez e Crostarosa e i rapporti intercorsi tra questi, nonchè per realizzare pubblicazioni critiche sugli scritti della Venerabile. Molte opere sono state già realizzate, altre sono in corso e saranno date in lingua corrente con a fronte la copia anastatica dei manoscritti originali. Si spera di poterne fare anche delle pubblicazioni in più lingue per tutti i monasteri del mondo. E’ in programma anche la seconda edizione del volume L’imitazione per la memoria del Salvatore… del P. Majorano che sarà allegata alla Positio per l’analisi delle virtù. E’ da notare che in questi anni l’interesse per la Causa della Crostarosa è stato avvertito in tutto il mondo redentorista sia femminile che maschile. I monasteri, in modo particolare, stanno avviando dei gruppi di preghiera ispirati alla spiritualità delle Venerabile. Oltre il già citato monastero foggiano, sono da menzionare quelli spagnoli che, con il loro notevole interesse per la causa e collaborazione con la Postulazione, stanno diffondendo la conoscenza e la fama di santità di Madre Celeste nel loro paese.